Tuesday 30 November 2010

Scende dal cielo

Soffice e bianca, scende la neve dal cielo.

Questa mattina mi sono alzata alle 7.30 per andare a fare la mia ultima visita dall'Ortopedico al Queen Elizabeth Hospital e al mio risveglio Londra era coperta da uno strato di almeno 3 centimetri di neve. Non so a che ora sia iniziato a nevicare, ma alle 7.30 scendeva alla grande e non si é ancora fermata, per cui secondo me il paesaggio resterá bianco per qualche giorno. L'anno scorso c'erano stati svariati problemi a Londra per via della neve. Era mancato il sale da mettere sulle strade, non si sa come ma sono riusciuti a non farselo bastare per tutta Londra. I trasporti, che giá vanno in panne se tira un'alito di vento, se fanno due gocce di pioggia o se cadono due foglie a terra, erano andati in tilt completamente e molta gente non é riuscita a raggiungere il posto di lavoro. La cosa puó sembrare spassosa se te ne stai a casa al calduccio, ma se ti trovi per strada bloccato tra casa e ufficio c'é poco di spassoso nel battere i denti e fare l'appello dei santi nel calendario.

Va beh, sempre se non scivolo sulla strada ghiacciata (ormai vista la sfiga che mi ha inseguito per due anni tanto vale che ci scherzo su) dovrei essere quasi del tutto in forma per Gennaio. Mi mancano ancora da far riprendere delle fasce del quadricipide, che al momento é una specie di bicipide allargato e allungato, ma tutto sommato l'osso sta bene, quindi l'Ortopedico mi ha ufficialmente dimessa. Alé.

Friday 26 November 2010

Per fare un tavolo

Ok é tardissimo, sono l'una e quarantuno di notte ora locale a Londra. Ho un sonno che mi si porta, ma sto scrivendo come una pazza dopo che la mia giornata se n'é andata tra un meeting a lavoro, cazzi vari giornalieri, un po' di lavoro di traduzione e boh... quello che succede tra un momento che guardi l'orologio e un momento dopo che lo riguardi e ti rendi conto che sono passate tre ore. Meno male che domani ho il giorno libero cosí mi posso rimettere a scrivere e tradurre.
Sto cercando di scrivere un altro racconto breve che incorpora delle filastrocche per bambini e mentre me le rispolvero (sia in Italiano che in Inglese dato che l'ho iniziato a scrivere in Inglese, ma c'é caso che poi decida di tradurlo in Italiano) ne ho trovate di carine su youtube... eccone una geniale.
Buona notte




Wednesday 24 November 2010

Strane Crisalidi

Anteprima del meraviglioso disegno di copertina fatto da Leomacs per il mio libro di racconti "Strane Crisalidi" di imminente uscita (Aletti Editore).

L'immagine di copertina si riferisce al racconto Popped Out. Il personaggio ritratto si chiama Allen Allen. É l'incompiuto protagonista di un romanzo che esce dalle pagine del manoscritto alla ricerca del suo autore Kelvin Popp, che, per cause di forza maggiore, ha interrotto la scrittura del suo romanzo prima di finire la descrizione fisica di Allen (per questo ha il viso solo abbozzato)...

Se date un'occhiata al mio primissimo post di questo blog trovere un breve estratto della storia.

Natale a casa Silveri

Sono riuscita ad avere dei giorni per tornare a casa a Natale. Hurrá! Ho appena prenotato il biglietto aereo. Mi é costato una fortuna, il prezzo é salito di settanta Sterline da ieri a oggi, un furto! Ma alla fine Natale é cosí, non si scappa. Se avessi potuto programmare meglio avrei preso il biglietto prima. Sono contenta di aver scelto la British Airways invece della Ryanair. Infatti credo che a meno che la Ryanair non inizi a dar via voli a 1 Euro andata e ritorno difficilmente rivedrá le mie chiappe sui suoi sedili. Inutile dire che le compagnie low cost sono una mezza trappola. Si gli aerei funzionano e ti portano dal punto A al punto B, ma come? E soprattutto, una volta aggiunte le tasse aeroportuali e tutta un'altra serie di tasse RIDICOLE, ti ritrovi con un biglietto non proprio low-cost. In piú devi correre a prenderti il posto, ti devi portare il pranzo al sacco a meno che non vuoi pagare 10 euro per un hot dog di plastica e una lattina nana di coca cola (e io non mangio né hot dog e né bevo bibite gassate, salvo rare occasioni), per non parlare del fatto che hai le ginocchia parcheggiate accanto alle orecchie per la durata del volo e il piú delle volte parti e arrivi in ritardo. Se posso evitare le compagnie low cost adesso le evito come la peste bubbonica. Dopo anni di Ryanair ora dico 'Ave British Airways' che mi dai da mangiare e da bere, che mi assegni un posto in aereo, che mi fai portare una valigia di dimensioni e peso decenti, che mi offri sedili comodi e che parti e arrivi in orario, e se non riesci, ti prendi la responsabilitá.

Non vedo l'ora di stare a casa con i miei. Ho trascorso l'estate con la gamba infortunata e non é stata una vacanza. Mio padre ha da circa un mese finito con le chemio e le operazioni e ora si sta riprendendo. Ho bisogno di passare del tempo con lui che é la mia roccia, e con mia sorella che é ancora mezza zoppa dal suo infortunio alla gamba (sono stati due anni di ospedali a casa Silveri... manco la jella nera!), e anche con mia madre, anche se non fa che incazzarsi per tutto, pure per le cazzate che si inventa da sola e poi si autoconvince siano vere. Poi mi manca la mia nonnina, una delle persone piú buone al mondo, che ora ha l'Alzheimer purtroppo e confonde le persone, si intreccia col cervello, eppure sorride sempre e per questo io l'adoro. Il mio librino di racconti dovrebbe uscire in tempo per Natale e se ce la faccio magari faccio anche una presentazione da qualche parte, ma non sará facile organizzarsi con meno di un mese a disposizione. Il mio amico Francesco Fareri ha avuto un bambino un mese fa e non vedo l'ora di vederlo e coccolarlo. E poi sarebbe bello vedere tutti gli altri amici che non sono riuscita a vedere durante l'estate. Mi mancano tutti.

Insomma, manca un mese a Natale e non vedo l'ora di tornare a casa!

Saturday 13 November 2010

Zombie di sera...

Da quando ho visto l'episodio pilota di Walking Dead ho deciso che dovevo assolutamente leggere anche i fumetti. Detto fatto, mi sono immersa nella lettura della saga post-apocalittica di Robert Kirkman. Una gran figata. Peccato che ho una gran paura irrazionale degli zombie (nata quando a 11 anni vidi L'Alba dei Morti Viventi di Romero, che mi fece fare incubi per delle settimane), o forse non é un peccato perché la paura é stimolante.

Il fumetto ha dei tempi molto piú veloci della serie TV, ma é giusto che sia cosí. Ora sono molto avanti con la conoscenza degli eventi, e senza rovinarvi il gusto dandovi degli spoliers, vi dico solo che piú la storia va avanti e piú si sprofonda nelle paure e nelle passioni basilari umane, che sono la vera motrice della storia, al di lá dei lenti non viventi mugugnanti. Inutile dire che la lettura é talmente appassionante che ci si immerge nella storia, e inutile anche dire che sono due notti che faccio incubi in cui spacco la testa di zombie che cercano in tutti i modi di afferrarmi. Da paura!

Friday 5 November 2010

La correzione delle bozze e le riscritture mi torturano!

Come in ogni arte o professione che si rispetti, nella scrittura ci sono due lati della medaglia nettamente distinti e separati. Quello idilliaco della creazione, del buttare giú le idee e vederle prendere forma, e quello decisamente meno idilliaco, se non infernale, del dover mettere quelle idee a posto, ripulire le sbavature, correggere gli errori, cercare di azzeccare congiuntivi, le virgole, la consecutio temporum, eliminare le ripetizioni, affinare il pensiero e in generale assicurarsi che la parte divertente del processo creativo sia anche decente e presentabile. Si dice prima il dovere e poi il piacere, per ovvie ragioni ció non avviene nella scrittura. É sempre prima il piacere di scrivere e poi il dovere di fare ordine e mettere a posto.

Sto sistemando i racconti che mi verranno pubblicati dalla Aletti per la mia raccolta che si intitolerá "Strane Crisalidi," che tra l'altro avrá una copertina fighissima disegnata dal mitico Leomacs, e sto diventando pazza. E pensare che sono una gran puntigliosa e trovo errori ovunque quando leggo la roba degli altri. Come mai leggendo la mia scovo gli errori solo dopo la milionesima lettura? Ora ho praticamente imparato i miei racconti a memoria e mi sento come uno di quei cantastorie medioevali che non sapevano né leggere e né scrivere ma erano delle enciclopedie narrative ambulanti. Per non parlare della scenggiatura che sto scrivendo (quella sul cuoco strano) che sta decisamente prendendo forma, ma ogni volta che riprendo a scrivere dopo aver lasciato per qualche giorno, devo rileggere tutto e ci metto almeno un paio d'ore a rientrare nel mood di quando ho interrotto, e nel rileggere finisco col memorizzare le batture e le descrizioni. Questa é una cosa del tutto malsana perché poi diventa davvero difficile tagliare battute e scene...

Insomma, il tutto é un processo tanto bello quanto laborioso, una dolce tortura.

Wednesday 3 November 2010

Come un cane che si morde la coda...

Se avessi una coda vera credo che mi ritroverei letteralmente a cercare di morderla e a rincorrermi tutti il giorno.
Il festival del cinema di Londra é finito, e invece di andare in pace il lavoro continua e davvero non da tregua. Non ce la faccio neanche a raccontare gli ultimi giorni, post-festival, dico solo che abbiamo avuto Bruce Springsteen di persona a lavoro da noi al BFI per la presentazione del suo film/documentario Promise: Making of Darkness e io (che avevo il giorno libero e un biglietto giá prenotato) non ce l'ho fatta ad andare a vederlo. Non per qualche ragione trascendentale, ma semplicemente ero cosí stanca sfinita da non riuscire neanche a mettermi le scarpe e a trovare la forza per andare. Dico solo questo! Ora dovrei essere a nanna visto che la mia settimana lavorativa é a malapena iniziata e vista la baraonda che si prospetta a lavoro sarebbe meglio riposare arti e cervello... ma mi sono messa a scrivere... che ci posso fare, uno non puó accendere e spegnere l'ispirazione a piacimento. Meno male che sto scrivendo solo un raccontino breve, e ora ho messo un punto da cui posso riprendere domani.
Detto questo vado a nanna perché se no inizio davvero a vaneggiare.
Buona notte!