Tuesday 12 October 2010

Inception e il Bianconiglio di The Matrix.

Non é mia intenzione recensire ogni film che vedo, ma per quelli che trovo interessanti, o molto belli o molto brutti vorrei condividere i miei pensieri. Ho scritto giá una sorta di recensione sul mio blog Inglese. Non leggetela se non avete visto il film. Qua vorrei piú che altro mettere una sorta di puntini sulle "i". E non leggete neanche questo post se non avete ancora visto Inception.

Il film secondo me va visto. É girato molto bene, il CGI non é invadente, né ovvio. Ha delle scenografie meravigliose e se siete appassionati di architettura probabilmente avrete un mezzo orgasmo visivo. Se vi piacciono i film d'azione, allora é uno di quelli da aggiungere alla lista da vedere, sicuramente. Se non vi dispiace un eroe con conflitti interiori, allora Inception decisamente fa al caso vostro, e se siete anche propensi a una storia d'amore ce n'é anche per voi. Infine se vi piace un film che vi dia da pensare e scombussoli un pochino i vostri neuroni, allora andate alla grande.

Christopher Nolan ha scritto e diretto un film che piú o meno incapsula tutte queste qualitá. Ha delle scene d'azione mozzafiato e con un cast come quello che ha riesce a creare una bella atmosfera, una storia umana all'interno di un film di fantascienza, senza la necessitá di costumi futuristici o occhiali da sole. Non era un riferimento velato a The Matrix. Infatti Inception direi che rubacchia da The Matrix un bel po' di tutto (tranne gli occhiali da sole), dalla storia al "come" questa si svolge, tematiche e meccaniche per intenderci. Ma non voglio riscrivere quello che ho giá scritto in Inglese. Il film mi é piacicchiato e un giorno lo rivedró anche, ma mentre per il primo Matrix sono stata trasportata nella tana del Bianconiglio assieme a Neo senza mai voltarmi indietro, in Inception mi sono trovata a farmi mille domande e a inciampare nel percorso della storia piú volte. Credo sia perché per cercare di mantenere la scenggiatura abbastanza vaga da farci credere alla magia Nolan abbia dovuto far accadere le cose, invece di lasciarle accadere. Parlo proprio della forzatura in cui molti film incappano quando raccontano una storia. Vi sará capitato di vedere dei film in cui succedono o si dicono cose che vi fanno soffermare un attimo e pensare "io non avrei fatto cosí" o "io non avrei detto cosí". Ecco quelli sono i momenti in cui anche se la storia é ambientata su Marte nel 3010 la parte umana di noi ci dice che ci sono delle regole della nostra natura da cui non si trascende. Se una cosa non suona giusta ma avviene lo stesso in una storia, vuol dire che chi l'ha scritta ha forzato la mano per trascendere quelle regole umane. Secondo me é quello che succede in Inception, che resta un film meraviglioso, ma non mi convince. Ed ecco le mie domande piú ardenti

1. Il personaggio di Ellen Page é una giovane e promettente studentessa di Architettura acqua e sapone. Una di quelle che sicuramente fará carriera, e segue Di Caprio (che per lei é un perfetto sconosciuto) senza battere ciglio in una missione che lui stesso chiama "illegale." Perché? Perché si fida? Se mi si proponesse una cosa strana e illegale, prima ancora di conoscere la storia che c'é dietro, prima ancora di vedere il lato allettante, la remunerazione, io direi subito a Di Caprio di andarsi a fare un giro. La proposta é piú o meno come l'incipit di The Matrix, ma da un punto di vista di storia in Matrix la proposta viene fatta al protagonista (non a un personaggio secondario) e Neo stesso sa che questa non é solo un evento casuale, sospettava giá ci fosse qualcosa sotto, e accetta per curiositá e per necessitá, perché vuole sapere, non a scatola chiusa come avviene in Inception.

2. La meccania del "sogno collettivo" non é spiegata minimamente, per cui noi del pubblico ce la dobbiamo bere e basta. C'é una macchina contenuta in una valigetta, da cui sbucano dei tubi per un sedativo da ingnettare in intravena. Ok, quello é per dormire, ma come viene collegato il subconscio di una persona con quello di un'altra cosí da poter condividere lo stesso sogno?

3. Il punto focale della storia, una cosa che i cinefili conosco con il termine Mac Guffin (l'oggetto che crea tensione nella trama e la fa muovere), é un virus chiamato "idea". L'idea non puó essere contenuta, né controllata, né distrutta, né protetta. Essa é talmente potente che per poterla domare bisogna usare una serie di escamotage, anche solo per poterla controllare e guidare, questo é appunto l'Inception. Un momento. Le idee sono davvero tutte cosí forti? Forti sicuramente. Specie le idee fisse, e nella natura umana sappiamo che ce ne sono certe che tornano in continuazione e non ce le scrolliamo mai di dosso. Ma non é vero che non possono essere sradicate o dimenticate. Da scrittrice vi dico con certezza che se potessi ricordare anche l'80% di tutte le idee che mi vengono, adesso mangerei in testa a Stephen King! Le idee vanno e vengono, e per quanto mi riguarda posso testimoniare che sono in tante ad andare e a cancellarsi dall'hard disk che chiamiamo materia grigia. Per cui se mi si da come dato di fatto che le idee sono irremovibili, ermetiche e indistruttibili allora faccio un primo ruzzolone seguendo il Bianconiglio nella sua tana.

4. La moneta di scambio in questo film, é il subconscio di un uomo giovane e ricco che eredita l'impero costruito dal padre, una corporation cosí grande e potente da poter diventare una superpotenza. Un suo rivale, in una mossa di spionaggio industriale che é piú terrorismo del pensiero che altro, decide di piantare l'idea di dover distruggere l'impero del padre nel subconscio del giovane erede. E per assicurarsi che l'operazione verrá portata a termine partecipa personalmente all'Inception. Il suo volto dunque é mostrato al giovane erede, vittima dell'Inception. Ma se nella realtá i due sono grandi magnati di due grandi corporation, perché il giovane non riconosce subito il suo avversario? Voglio dire, se Rupert Murdoch mi si presentasse in sogno e facesse finta di essere un fornaio che mi vuole vendere una pagnotta muffa, io saprei benissimo che non é un fornaio maldestro, ma il padrone assoluto della Fox e tante altre belle cose. Per cui anche lá un pochino la storia fa acqua.

A parte queste cosette che mi hanno fatto vacillare la sospensione dell'incredulitá (traduco il termine Inglese suspension of disbelief) il film ha davvero un cast di tutto rispetto e va visto anche solo per godere della sua spettacolaritá. Ma vi avverto, vi ritroverete a paragonarlo a The Matrix in continuazione...

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