Saturday 5 February 2011

Gestore di telefonia fissa, tu m'hai provocato e io me te cambio!

Avendo abbandonato giá da anni la vecchia Telecom, mia sorella aveva fatto fare a mio padre un contratto telefonico con un compagnia che offriva un convenientissimo pacchetto di canone fisso con telefonate illimitate su rete nazionale senza scatto alla risposta. Cosa utile dato che papá ha un fratello che vive nel nord e altri amici e parenti sparsi per l'Italia. Un paio di giorni fa peró il gestore ci comunica che stanno cambiando le loro linee da analogiche a digitali, che é un passaggio obbligato e che di conseguenza ci devono cambiare il pacchetto telefonico. E vabbeh, capita. Solo che i nuovi pacchetti non ci danno nulla in piú e costano il doppio. Papá chiede "ma non potete lasciarmi al contratto che ho ora"? La risposta é un ovvio "no". Ma papá forse non capisce che se questi devono spendere un sacco di soldi per ristrutturare la loro rete telefonica da analogica a digitale, e da qualche parte devono trovare i fondi. Ora, non per essere critica e per fare paragoni tra l'Inghilterra e l'Italia tanto per fare... ma in Inghilterra vige la legge dell'offerta migliore. Se un gestore telefonico (o qualsivoglia compagnia che offre un servizio a pagamento) decide di cambiare il contratto, di solito fa di tutto per tenersi il cliente. Quindi offre qualche omaggio, tariffe ridotte (magari per un periodo limitato), offre alternative vantaggiose... cose di questo tipo. In Italia invece capita che ti si dica che oltre a cambiare il contratto e a farti pagare di piú non ti offrono nulla di nuovo, in piú o di meglio. Non solo... se poi vai a vedere il loro sito internet noti che per i nuovi clienti, lo stesso pacchetto che ti vogliono rifilare a prezzo maggiorato, costa praticamente la metá. Questo perché tutti gli Italiani sono dei fagiani? Masochisti? Forse hanno soldi da sperperare? Direi di no... ma sicuramente ci sono 2 ragioni di fondo (magari anche di piú, ma me ne vengono in mente 2 adesso). Uno é un paese di anziani... O diciamo anche, un paese di vecchi. Due, credo che i nostri esperti di marketing in Italia non capiscano gran che di concorrenza e di marketing. Per cui il nostro vecchio gestore verrá mollato per uno nuovo che offre un servizio migliore, il pacchetto che ci serve a noi e guarda guarda alla metá del prezzo che paga al momento mio padre, ovvero un terzo di quello che avrebbe pagato col vecchio gestore se avesse accettato di restare con loro alle nuove condizioni. Perché tiravo in ballo che é un paese per vecchi? Perché scommetto che molta gente anziana non riesce a star dietro alle varie offerte di marketing, a meno che non abbiano a che fare con le tessere punti e i 3x2 del supermercato. E nel marasma generale finiscono con l'accettare contratti terribili e costosi.
Il nostro nuovo gestore, che ho scelto dopo una navigazione comparativa sul web, sará Fastweb... che mio padre non riesce a pronunciare. Al momento si impiccia e dice Fastfood (interessante come certe parole della nostra cultura popolare si insidino nel cervello degli anziani)... e se si impegna (magari leggendo) gli esce una cosa tipo "fastveb" che sembra una versione Tedesca e anche un po' minacciosa del gestore telefonico. Gulp!

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