Thursday 2 September 2010

Estratti

Dalla mia raccolta di racconti brevi intitolata "Strane Crisalidi" di imminente uscita in Italia (Aletti Ed.)

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Da POPPED OUT:

         Kelvin Popp é uno scrittore. É decisamente ricco e decisamente famoso, anche se nessuno sappia bene chi sia. Popp non é un personaggio facile da raccontare, tanto meno da spiegare. É meglio che vi racconti la sua storia dall’inizio alla fine e lasci decidere a voi se il suo successo si deve al personaggio che si nasconde dietro lo scrittore, o allo scrittore che si nasconde dietro il personaggio.
[...] 
Non é da tutti poter vantare l’aver scritto 99 best-seller, eppure se doveste essere cosí fortunati da parlare con Popp di persona, la sua totale mancanza di entusiasmo nei confronti della fama e della fortuna che sta ammassando vi sorprenderebbe alquanto.
[...]
Il manoscritto giaceva foglio su foglio stampato sulla scrivania di Kelvin Popp. La pagina in cima al mucchio era la 99, e l’ultima frase di Allen scritta dallo sfortunato scrittore diceva: ‘cosa ne sará di me?’
Allen Allen, incompiuto e abbandonato per cause di forza maggiore, decise di prendere la situazione in pugno.
Come un ghoul, un macabro zombie da racconto del terrore, Allen Allen emerse dalle pagine del suo romanzo. Prima la mani cercarono la terra ferma della scrivania, poi i gomiti si piegarono mentre il corpo si spingeva in su dall’interno delle pagine. Nel giro di pochi secondi Allen era emerso a mezzo busto. Le parole del manoscritto gli cadderro di dosso come fossero mucchietti di terra asciutta. Presto Allen riuscí ad emergere nella sua incompiuta interezza. Scese dalla scrivania leggero, quasi immateriale, e poggió i piedi sul pavimento. 

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Da A FREDDO:


          La civiltá di cui parlava veniva da un pianeta identificato come Z.00-101, i cui abitanti erano una razza aliena molto diversa dagli Arcadiani e dai terrestri, si erano evoluti al punto da essere quasi immateriali e utilizzavano delle macchine per corpi, quasi fossero dei robot animati, ma erano a loro volta una civiltá pacifica e incredibilemente avanzata. Gli Arcadiani avevano deciso di non contattare la Terra a meno che i terrestri non fossero usciti dalla loro galassia e avessero iniziato a intuire le vere dimensioni e le possibilitá al di fuori dei limiti conosciuti. Il caso volle che un mercantile smarrito scoprí un nuovo mondo, e almeno questa era una cosa che i terrestri sapevano accettare. 
[...]
La nave spaziale Rho 1 della flotta di Alpha Orion 101 comandata dall’Ammiraglio Dally entró nell’orbita del pianeta Z.00-101. Era consuetudine essere accolti da tre navi spaziali del pianeta ospitante che li avrebbero scortati sulla piattaforma di atterraggio. Al suo sbarco invece dei soliti meccanici e personale di manutenzione, Sam trovó un tappeto rosso e i leader dei tre pianeti dell’Alleanza ad aspettarlo con un corteo di ufficiali e soldati a seguito. La sua missione diplomatica era una copertura per una cerimonia in suo onore. Myra era in prima fila, tra la folla di ufficiali pluridecorati.
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Perché lasciare che tre pianeti pacifici e con forti problemi ambientali venissero attaccati e distrutti? Era forse per la legge del piú forte? E l’unica cosa che Sam voleva fare prima di morire era di rivedere Myra, anche solo per un momento.

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Da TERRE DI TRANSITO:


‘Puoi darmi una morte rapida e indolore?’ diceva rivolta verso la porta d’entrata, quando mi parai dinanzi a lei per capire se avesse notato la mia presenza mi fissò negli occhi come se potesse davvero vedermi. Rimasi immobile per qualche istante, poi la paziente si mise a gridare, ‘non è un miracolo?’ Nel giro di pochi secondi arrivarono due infermieri e un medico, io rimasi immobile e incapace di dire nulla. 



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