Monday 6 September 2010

Londra vs Roma

Vorrei un attimo fare una riflessione su un vecchio detto. Si dice: moglie e buoi dei paesi tuoi. I detti di una volta magari sono pregni di saggezza, ma sono anche datati e al giorno d'oggi non servono piú. O invece si? Questo di moglie e buoi sopratutto non mi é mai tanto andato giu. Innanzitutto mette le donne allo stesso livello dei bovini, e poi da per scontato che a scegliere sia le vacche che le donne siano gli uomini. E le donne che devono fare, obbedire e zitte? Sicuramente una volta era cosí. Oggi sono libere di fare le proprie scelte e accaparrarsi i propri buoi dove trovano i pascoli piú verdi.
       Sono dieci anni che vivo a Londra (dico dieci!), l'Italia mi era sempre andata stretta, il mio modo di pensare e le mie ambizioni proprio non si conciliavano (né si conciliano tutt'ora) con il generale modo di pensare degli Italiani. Voglio dire, una ragazza che suona la batteria in un gruppo Heavy Metal con altri 3 ragazzi, che suona la chitarra elettrica (anche se male) in un gruppo electro-goth e che ascolta per lo piú grunge/punk/metal, non é esattamente la classica ragazza Italiana che gira per le strade. Poi aggiungiamoci che ha tendenze artistiche e tanti sogni per la testa, che ama il cinema come poche altre cose al mondo e vuole diventare sceneggiatrice, che crede ciecamente nell'amicizia tra uomini e donne senza dover passare per le attrazioni sessuali, e che adora le motociclette fino all'esasperazione, proprio no, non é la classica ragazza Italiana che gira per le strade. Certo trovare un ragazzo che non si lasci intimidire dalla mia personalitá non é facile, ma inizio a credere che sono nata sotto una stella che non mi garantisce facili lascia-passare. L'uomo giusto per me é lá fuori e spero di trovarlo prima di compiere 90 anni! Ma torniamo alla moglie e i buoi... In questi dieci anni mi sono sempre detta: meno male che sono fuggita via. Ma io non odio l'Italia, la amo a tal punto da non riuscire a sopportare come la situazione socio-politica stia facendo degenerare il paese. In questi 10 anni ho visto quanto sia peggiorato il mio Bel Paese e sembra che il processo di imbruttimento non si voglia arrestare, anzi, peggiora di giorno in giorno. Per fortuna almeno i luoghi di cultura e bellezza artistica non cambiano, e non c'é volta che osservando il Colosseo o la scalinata di Piazza di Spagna non mi senta immediatamente sollevata. Questa é una cosa che mi accade solo ora che sono stata via per cosí tanto tempo. Quando ancora vivevo a Roma anche le bellezze artistiche non mi sapevano rallegrare da quel malessere mentale che provavo nel sentirmi inscatolata, frenata, e perché no, anche in colpa per avere delle ambizioni.
         Da qualche parte avevo sentito dire che per far realizzare un sogno uno si deve innanzitutto svegliare. Tanto vero! Ed ecco perché sono venuta a Londra, per svegliarmi da quel torpore che tanto mi limitava e mettermi all'opera per realizzare le mie ambizioni.
      In questi 10 anni ho imparato tanto. Il mio Inglese é migliorato al punto da essere come quello di un madrelingua (cosí mi dicono, non mi sto dando arie). Ho fatto tante esperienze, personali e lavorative, che mi hanno fatto crescere come persona (e alla veneranda etá di 36 anni e un po' sarebbe anche ora). Ho avuto tanta libertá di decidere cosa fare della mia vita e finalmente sto iniziando a vedere qualche risultato, la luce alla fine del tunnel. Allora di cosa mi lamento? Beh, non é che mi lamento... ma inizio a capire perché si dica moglie e buoi dei paesi tuoi. C'é come una forza, un filo invisibile che ti lega alla patria natía che non si puó ignorare. Uno puó andare lontano quanto vuole, ma questo cordone ombelicale non viene mai tagliato e prima o poi inizierá a farsi notare. La nostalgia ti prende, c'é poco da fare. E anche se L'Italia va a rotoli, anche se so che se tornassi avrei vita davvero difficile per continuare le mie imprese artistiche, inizio a sentire forte il richiamo delle radici. Staró invecchiando?!?!?

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